Agricoltura di precisione : cos’è?
Se ne parla sempre più spesso e alcuni, non tanti, stanno incominciando a sperimentare questo nuovo modo di coltivazione, ma che cos’è?
Alcuni la definiscono agricoltura 4.0 perché si tratta di una serie di strategie e strumenti che consente di ottimizzare e aumentare qualità e produttività del terreno attraverso interventi mirati e tecnologie sempre più avanzate.
In pratica grazie alla tecnologia si raccolgono dati ed informazioni per prendere quelle decisioni utili all’ottimizzazione della produzione agricola.
Così facendo, con meno risorse, si aumenta la produzione: le aziende agricole guadagnano di più e l’ambiente ha un minor impatto in termini di sostenibilità.
Se poi pensate che la quantità di persone al mondo che soffre la fame è aumentata negli ultimi anni in maniera impressionante ciò ci fa capire come questo tipo di agricoltura possa portare a risultati fondamentali e come sia urgente che più coltivatori possibile prendano questa direzione.
Vediamo come la tecnologia può essere utilizzata.
Innanzitutto attraverso il monitoraggio satellitare delle colture: si verifica lo stato di salute dei campi attraverso, ad esempio, la rilevazione delle emissioni elettromagnetiche di alcune lunghezze d’onda.
Poi esistono i droni agricoli e i sensori ambientali collocati nei campi che delineano delle specie di mappe interattive dei campi evidenziando quelle sane da quelle meno sane. Così facendo il coltivatore interviene per tempo.
Anche la distribuzione di fertilizzanti e prodotti vari può essere razionalizzata sull’intera area da trattare così da evitare sprechi inutili.
Ci sono poi sistemi di guida satellitare per i trattori che aumentano sensibilmente la gestione del mezzo che così evita salti o sovrapposizioni sul terreno.
Il mercato della robotica agricola varrà oltre 200 miliardi di dollari nel 2022, e sarà in grado di ridurre l’utilizzo di risorse come acqua, fertilizzanti e pesticidi.
Con il decreto ministeriale 22 dicembre 2017, a firma del Ministro Maurizio Martina, sono state approvate le Linee guida per lo sviluppo dell’Agricoltura di precisione in Italia, sulla base di un’analisi condotta da uno specifico Gruppo di Lavoro.
Qui di seguito un grafico contenuto nell’Allegato al decreto Ministeriale sopracitato.
Circa la situazione italiana vi riporto un estratto contenuto nell’Allegato: “Nonostante siano acclamate le potenzialità e le tecnologie, la diffusione dell’AdP in Italia rimane molto limitata rispetto alla situazione internazionale. Le ragioni di questo lento trasferimento non è dovuto alla
mancanza di offerta e nemmeno alla scarsità di ricerche e sperimentazioni intraprese nel nostro territorio. Probabilmente le cause possono essere: gli ambienti fortemente eterogenei, le caratteristiche del territorio, l’età/livello di istruzione e la dimensione aziendale. In Italia, le imprese di medie e piccole dimensioni rappresentano una fetta notevolissima del totale delle aziende e della superficie agricola utilizzata (SAU). La sfida dell’Agricoltura di Precisione deve riguardare, quindi, non solo le imprese già strutturate ma anche quelle che, attraverso pochi ma efficaci interventi, possono riorganizzarsi anche attraverso specifici strumenti di aggregazione. Si ricorda, inoltre, come questa si innesti in un territorio caratterizzato da produzioni di alta qualità distintive e tipiche, di elevato grado di apprezzamento. Il contenuto tecnologico apportato dovrà dunque tener conto di metodi produttivi e processi che valorizzino questi aspetti. Si cita in merito l’importanza delle tecnologie volte alla tracciabilità dei prodotti di qualità maggiormente soggetti a frodi e contraffazioni (falso made in Italy)”.
Insomma la strada è segnata ma ancora lunga..alla prossima!
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