Il collagene è una proteina abbondante nel corpo e si trova anche in numerosi animali.
Si tratta di uno dei principali elementi costitutivi di pelle, ossa, tendini, legamenti, muscoli e vasi sanguigni.
Si produce naturalmente ma si può ottenere anche da alimenti o integratori e può avere origine sia vegetale che animale.
Oggi voglio parlarvi del collagene bovino che viene utilizzato come additivo alimentare perché noi consumatori lo mangiamo quasi sempre senza saperlo.
Questo perché se la consapevolezza è massima quando assumiamo questa proteina come integratore perché convinti, a torto o a ragione (non spetta a me dirlo) che faccia bene al nostro organismo, cosa accade quando questo ingrediente viene utilizzato nei prodotti industriali che acquistiamo?
Va detto che la sua funzione è quella di stabilizzare, addensare e gelificare.
Si tratta della c.d. gelatina animale derivante dalla idrolisi del collagene estratto dalla pelle, dalle ossa e dai tessuti connettivi di animali, solitamente sottoprodotti dell’industria della carne e di quella conciaria.
Si parla di una produzione di circa 400mila tonnellate all’anno.
Viene utilizzata per aumentare la consistenza di molti alimenti come le caramelle gommose, yogurt, creme e spesso anche per chiarificare alcuni succhi di frutta.
La gelatina è ottenuta dai suini e dai bovini. L’80% della gelatina alimentare prodotta in Europa è ottenuta da cotenna di maiale, mentre il 15% viene ricavato da bifido (lo strato intermedio tra pelle e ipoderma) bovino; il rimanente 5% viene ricavato da ossa di maiali e di bovini, pollame e pesce.
Come possiamo scovare la gelatina animale in etichetta?
La troviamo con la sigla E441 oppure descritta come agente gelificante.
A presto!
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